
La “Magiae Naturalis” di Smell Festival 2016 incontra la sperimentazione di Oliver Valverde, fondatore del marchio di fragranze indipendente Oliver & Co. con base a Madrid. I suoi profumi si nutrono di diverse ispirazioni: dall’illustrazione botanica fino allo spazio cosmico. Gli archetipi olfattivi naturali sono rivisitati da Valverde in chiave avanguardista. “Futuring Nature” è il titolo del suo intervento al Museo della musica, durante il quale condividerà con il pubblico la sua visione della profumeria nel 21esimo secolo. Noto per essere un autodidatta, Valverde condurrà anche un workshop di profumeria dove i partecipanti verranno in contatto con il suo metodo di composizione basato sull’intuizione estemporanea, sull’astrazione e sulla sperimentazione libera da finalità.
Abbiano chiesto a Oliver Valverde di raccontarci qualcosa di più…
Come è nato il suo interesse per il mondo della profumeria, qual è il suo background?
Ho abbandonato i miei studi arrivato alla scuola superiore. Fin da bambino, mi sono sempre annoiato con l’educazione tradizionale. In quel periodo, sentivo una grande fascinazione per la natura e i laboratori scientifici comprese tutte le attrezzature che vi si trovano solitamente. Ero anche innamorato di tutto ciò che riguarda i profumi, ma non sapevo nulla della loro creazione.
All’età di 18 anni ho iniziato a suonare musica elettronica e a studiare ingegneria del suono, ispirato dalla musica indipendente di quel periodo. Ero molto attratto dalla cultura underground, soprattutto per quanto concerneva la musica e le arti grafiche. A dire il vero, ero lontano dalla cultura convenzionale. Dopo aver vissuto in Andalusia e poi sette anni a Barcellona, mi sono trasferito a Madrid all’età di 28 anni. Ho iniziato a mescolare oli essenziali e molecole di profumo per hobby.
Qualche tempo dopo, mi resi conto che stavo scoprendo qualcosa di sconosciuto ma tuttavia familiare. È stato del tutto inaspettato, così come non avevo mai considerato la possibilità di diventare un designer di fragranze. Ma avevo tutto nelle mie mani e ho cominciato a sperimentare e sviluppare questa parte “nascosta” di me. È stata una rivelazione, avevo trovato la mia vocazione.
Vuole dirci qualcosa sull’estetica delle sue fragranze? Le ispirazioni, il concept?
Alcuni anni fa, ho portato delle modifiche nell’estetica della direzione del brand. Mi sono reso conto che ero decisamente troppo convenzionale e questo mi ha spinto a riflettere sulla direzione creativa del marchio. Ho deciso di lavorare su diverse categorie di fragranze chiamate SERIE. Il principio fondamentale di questa gamma si basa su un non-limite di mentalità creativa. Ogni serie ha il proprio concept sia olfattivo che grafico e questo è stato il primo passo del brand in quello che viene chiamato il mercato di nicchia delle fragranze artistiche.
Attualmente, Oliver & Co. è una casa di profumi indipendente che mira ad esprimere la mia visione della profumeria artigianale nel 21esimo secolo. Posso trarre ispirazione dalle illustrazioni botaniche d’epoca fino allo spazio cosmico o qualsiasi altro materiale naturale che mi piaccia, cercando di sfuggire dai canoni standard del mondo della profumeria. Combino concetti innovativi e creativi con l’intenzione di catturare emozioni attraverso un profumo che sia rappresentativo del tempo presente. Si tratta di un processo astratto, guidato dallo sviluppo creativo in sé, nessun ricordo o esperienza del passato viene tradotta nella composizione delle mie fragranze.
Che cosa presenterà a Smell Festival e cosa significa “Futuring Nature”?
Inviterò il pubblico a scoprire il mio processo creativo. Il titolo “Futuring Nature” è stato una proposta di Francesca Faruolo, direttrice del Festival. Insieme abbiamo pensato che questo titolo avrebbe ben descritto il mio lavoro di designer di fragranze. “Futuring Nature” per me significa rompere i codici classici della creazione di fragranze. Il che non vuol dire utilizzare alta tecnologia o molecole esclusive (captive), riguarda piuttosto il processo creativo in sé; il modo in cui creo i profumi non si affida alla piramide olfattiva standard né alla catalogazione di una fragranza nelle comuni famiglie olfattive.
Il workshop di profumeria che proporrà a Smell Festival: un’occasione unica per entrare in contatto con il suo processo creativo. Ce ne può parlare?
Il workshop sarà focalizzato su uno dei più preziosi ingredienti utilizzati in profumeria: l’Iris. L’iris è un ingrediente molto difficile da lavorare. La maggior parte delle fragranze di iris che si trovano in commercio hanno un odore simile ai rossetti e al make-up vecchio stile o addirittura che rimanda alla viola. Il mio obiettivo è, come sempre, fare affidamento sull’astrazione per modificare l’ingrediente originale e definirne una nuova identità che nessuno può aspettarsi. In sintesi questa è la base del mio processo creativo: l’esperienza di prendersi il rischio al fine di scomporre l’odore originale in qualcosa di inaspettato.
IL WORKSHOP
Sabato 21 maggio 2016 – Ore 10.30 – 12.30
Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, strada Maggiore 34 – sala Labarotorio 1 – “Reinterpretare l’Iris” con Oliver Valvede
Contributo di partecipazione € 50 con tessera socio Orablu.
L’EVENTO
Sabato 21 maggio 2016 – Ore 16.00 – 17.00
Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, strada Maggiore 34 – sala eventi – “Futuring Nature” – Incontro con Oliver Valverde
Ingresso con biglietto giornaliero € 5,00
acquistabile il giorno stesso presso la biglietteria del Museo