
Come catturare l’essenza odorosa e simbolica del Narciso in un profumo? Alessandro Brun e Riccardo Tedeschi, fondatori di Masque Milano, ci sono riusciti con l’ultima fragranza della Casa: Romanza – Victorian Narcissus. Un fiore ricco di echi mitologici e letterari che a Smell Festival sprigionerà tutta la sua “Magiae Naturalis”. L’essenza pregiata di Narcissus Poeticus, coltivato in Francia e lavorato nei Laboratoire Monique Remy è stata utilizzata da Masque per comporre questo profumo che, nell’intento dei due direttori creativi, diviene emblema della gloriosa epoca vittoriana ed esaltazione, in puro stile dandy, dell’artificio come antidoto creativo alla ripetitività della natura. Perché come diceva Oscar Wilde, “Un bel fiore all‘occhiello è l’unica cosa che collega l’arte alla natura.”
Ecco cosa ci hanno raccontato…
A Smell Festival 2016 parlerete dell’essenza odorosa del Narciso e delle sue declinazioni simboliche e letterarie, come svilupperete il vostro intervento?
Molti appassionati di profumi hanno avuto troppe poche occasioni per annusare le materie prime utilizzate nelle composizioni che amano. Il percorso sarà molto semplice: dopo aver descritto a parole la scena olfattiva, faremo annusare le materie prime utilizzate, dall’artemisia al neroli, dalle foglie di violetta al protagonista – il NARCISO – una assoluta “da fuori di testa” (perdonate il termine) realizzata da Laboratoire Monique Remy (eccellenza indiscussa nelle materie naturali) a partire dal raccolto delle proprie piantagioni in Francia. Solo dopo aver esplorato e compreso queste materie potremo fare annusare il risultato finale.
Qual è stato il processo creativo che vi ha portato alla vostra ultima fragranza Romanza, dedicata proprio al Narciso?
Abbiamo letto “Il ritratto di Dorian Gray” per più volte, fino ad arrivare alla sensazione di poter “annusare” ogni singola scena. La prima scena parla di uno studio del pittore “pervaso dall’odore intenso delle rose”, dove “entrava l’intenso odore dei lillà, o il più delicato profumo dei fiori rosa dell’eglantina”, parla di caprifogli, di margherite dai petali rosati, e di fumo di innumerevoli sigarette grevemente oppiate, di un divano di coperte da sella persiane e di tende di seta. Ma Lord Henry lo dice chiaramente: “lui è un Narciso”.
Ci siamo immaginati quindi di “sentire” la nostra fragranza mettendoci nei panni del pittore. Che avrà certamente lavorato tutta la notte, sostenuto da qualche bicchiere di assenzio. Così si apre la nostra Romanza. E poi narciso, narciso, narciso… (ti seduce, te ne innamori… diventa piano piano narcotico) contornato da accordi fioriti – magistrali ricostruzioni di violetta (con l’utilizzo di una fantastica assoluta di foglie di violetta) e di giacinto – ma anche da un accordo di legni “decadenti”, quasi a far intravedere l’ineluttabilità del tempo che piano piano ti trascina giù fino alle note di fondo.
Quello che Cristiano Canali (creatore emergente di fragranze) è riuscito a fare è meraviglioso, perché la versione finale*di Romanza ricrea fedelmente l’atmosfera che ci eravamo immaginati.
*è stato un percorso lungo… c’è voluto un anno ma ne è valsa certamente la pena.
Da dove nasce la vostra passione per il mondo del profumo?
Parte certamente dalle memorie olfattive delle nostre infanzie. Per me l’odore intenso dei fougere nel bagno del nonno, l’orto della nonna. Diversi passaggi delle nostre vite hanno avuto lo stesso fil rouge – non vogliamo cadere in un cliché ma non possiamo non menzionare il fatto che i viaggi (alcuni in particolare: l’Australia per Riccardo e l’Inghilterra per me) hanno dato un contributo fondamentale per trasformare un interesse che fino ad allora si era mantenuto a livello di passatempo in un vero e proprio “oggetto di ricerca”. Ma è stato solo quando abbiamo iniziato a lavorarci sul serio che abbiamo capito che la profumeria poteva essere il modo per esprimere diverse nostre passioni in un unico progetto.
Qual è il concept della vostra collezione?
La collezione di fragranze Masque Milano nasce dall’incontro tra quattro diverse espressioni artistiche:
– L’arte del profumo. La scena olfattiva, descritta dai commediografi, è interpretata da un naso. La ricerca di nuovi nasi, giovani e di talento, è fatta analizzando dapprima le loro precedenti creazioni. L’incarico viene assegnato solo dopo un incontro personale tra noi (Alessandro e Riccardo) e il naso.
– Design. Lo stesso brief, interpretato dal naso, è anche interpretato da un giovane designer, nella forma di un pattern, creato a partire da un’ispirazione visuale (un vecchio muro, un merletto Vittoriano, i cieli nei quadri di Van Gogh, l’orologio di Dalì…).
– Poesia. Ogni parola è scelta con estrema cura, ogni frase rifinita con instancabile attenzione. La scena olfattiva rappresentata da ogni profumo potrà quindi essere raccontata, prima ancora di spruzzare il profumo su mouillette.
– Artigianato. Tappi di ceramica fatti a mano, creati dalle mani sapienti di artigiani nello storico distretto della ceramica di Deruta, o in legno, fatti da un artigiano nelle valli bergamasche.
Il vostro packaging di design artigianale è stato da poco rinnovato, ci racconta qualcosa?
Il nostro pack è stato molto apprezzato dal mercato, e non è mai cambiato dal lancio della linea di fragranze, 3 anni fa.
Questi gli elementi fondamentali:
– scatola “fondo-coperchio” di forma cilindrica, ricoperta da carta “touch”, con stampa in oro a caldo e stampa UV lucida del decoro;
– flacone cilindrico, che riporta il nome del naso e un pattern che rappresenta graficamente il contenuto della fragranza;
– disco in peltro – invecchiato a mano – con nome del naso;
– tappo nero (di ceramica di Deruta, fatto a mano) con le tre linee orizzontali parallele, che sono diventate un simbolo riconoscibile della nostra linea.
Da dove nasce la necessità di cambiare un pack che funziona?
Nella nostra ossessione perfezionista, non eravamo soddisfatti del flacone. Il flacone che abbiamo utilizzato fino ad ora è un’ottima referenza di Bormioli (chiamato “Laura”): robusto e affidabile, ben proporzionato, generoso nella capienza (noi lo riempivamo addirittura a 105ml per non lasciare la “bolla” d’aria). Ma proprio per il fatto di essere una referenza standard ha alcuni limiti:
– la forma cilindrica è molto semplice e pulita e piace molto, per questo è una forma molto utilizzata anche da altri brand (heeley ha un flacone molto simile, ma anche altri);
– il formato 100ml – unito ad un tappo dalle dimensioni e dal peso importanti (il tappo precedente era fatto di ceramica e risultava molto pesante) – viene in genere considerato come particolarmente “maschile”, mentre la nostra linea di profumi è unisex ed è quindi opportuno avere una forma e una dimensione più “gentili”.
Da qui il desiderio di realizzare un flacone personalizzato, che non corresse il rischio di essere confuso con quello di altri brand, facendo sviluppare e realizzare lo stampo su nostro disegno. Si è trattato di un passo importante perché non sono molti i marchi che hanno avuto la forza di fare questo tipo di scommessa. Ma se pensiamo a brand come Tauer, Villoresi, Artisan, qual è la prima cosa che ci viene in mente? il flacone pentagonale, esagonale, ettagonale. Ecco, tra qualche anno vogliamo che chiunque pensi a Masque visualizzi il nostro flacone dalla forma circolare gentilmente rastremata sul fondo e con le tre linee orizzontali.
Avremmo potuto fare realizzare il flacone in Cina, ad una frazione del costo, ma volevamo rimanere con il n.1 del vetro in Italia, poiché non abbiamo mai avuto alcun problema in termini di qualità. Bormioli ha accettato la sfida (non era cosa scontata; ma hanno voluto “scommettere” su questo piccolo e arrogante brand milanese che sta tanto facendo parlare di sé) e finalmente il nuovo “gioiellino” è stato presentato ad Esxence.
Qualche progetto futuro che potete svelare a Smell Festival?
Semplice… continuare a lavorare con giovani nasi talentuosi per allargare il nostro “cast”.

L’EVENTO
Domenica 22 maggio 2016 – Ore 15.00 – 16.00
Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, strada Maggiore 34 – sala eventi –
“Un Narciso Vittoriano”
Incontro con Alessandro Brun e Riccardo Tedeschi – direttori creativi Masque Milano
Ingresso con biglietto giornaliero € 5,00 – acquistabile il giorno stesso presso la biglietteria del Museo