Far rivivere il ricordo, l’atmosfera e l’esperienza di un laboratorio officinale di inizio Novecento è il sogno che ha portato alla nascita del marchio DFG 1924. Dietro queste iniziali si cela il nome di Giustino Della Favera, farmacista attivo nella provincia di Treviso, esperto di galenica e abile preparatore con un interesse particolare per le preparazioni cosmetiche e soprattutto per la realizzazione di profumi. A raccogliere la sua eredità sono stati Fabio, il nipote, e in particolar modo la moglie Patrizia, che ha ridato vita alle antiche formule avvalendosi dell’aiuto del creatore di fragranze Roberto Dario. A Smell Festival sarà proprio lui a presentare le creazioni di questa casa di profumo fortemente legata alle proprie “radici” e alla propria tradizione familiare. Venerdì 26 maggio DFG 1924 sarà protagonista del Perfume Showcase presso Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, mentre domenica 28 maggio al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, Roberto Dario parlerà delle ispirazioni che hanno portato alla realizzazione delle fragranze della casa. In questa intervista ci siamo intrattenuti un po’ con lui per conoscere più da vicino il suo lavoro e la sua collaborazione con questo nuovo marchio della profumeria di nicchia italiana.
Il tema di Smell Festival 2017 è radici, DFG1924 è un marchio con un forte legame con il passato e con la tradizione familiare: è stato difficile sviluppare il processo creativo delle fragranze combinando l’importante memoria storica del brand con le materie prime tipiche della profumeria contemporanea? In che modo le creazioni si compongono sia della storia del marchio che dei gusti del pubblico moderno?
Il mondo profumato di DFG1924 nasce volendo coniugare storia passata e presente del marchio. È questo il filo conduttore che ha portato alla creazione di tre linee di profumeria: con la linea Spezieria Officinale ci siamo ispirati ai canoni classici e storici delle principali famiglie olfattive, nella linea Asolo Perfumes abbiamo invece inserito note nuove, di richiamo per i clienti più esigenti. Infine nella linea Acque Odorose abbiamo lavorato con diverse soluzioni più moderne, tenendo a mente la portabilità di queste fragranze nel contesto della profumeria attuale.
A differenza di altre case che esternalizzano la produzione, DFG1924 ha la possibilità di sviluppare internamente i suoi profumi: dallo studio formulativo, alla preparazione del concentrato, alla maturazione in alcol, fino alle fasi di filtraggio e imbottigliamento. Quanto è importante per un creatore di fragranze come te, avere il controllo sulle fasi della produzione e seguirle ogni passo, quasi fosse una produzione di tipo “artigianale”?
DFG1924 è il marchio di profumeria appartenente a Kalis srl, azienda con 30 anni di esperienza in campo cosmetico e con una conoscenza approfondita delle materie prime, dei prodotti e dei relativi processi di trasformazione. In questo contesto, per me, oltre alla creazione del profumo, avere la possibilità di controllare e curare personalmente alcune fasi come la miscelazione e la maturazione della fragranza è di indubbia importanza. Quando si passa dalla realizzazione di alcuni millilitri di fragranza ad una scala di produzione di decine di litri, può capitare che la percezione olfattiva finale cambi: è quindi necessario intervenire per correggere la formula finale affinché tutto sia fedele all’idea originale.
I profumi di DFG1924 hanno un forte legame con il territorio e con la sua storia, tant’è che una delle tre linee è dedicata alla cittadina di Asolo. Roberto, in che modo il contesto in cui vivi e gli odori che lo caratterizzano influenzano e portano ispirazione al tuo lavoro creativo?
La realizzazione della linea Asolo Perfumes è stata caratterizzata proprio da una ricerca di ispirazione sul campo, annotando le sensazioni olfattive delle mie visite di Asolo e dei suoi dintorni; sensazioni che avrei poi sviluppato nei profumi. I temi floreali di Giardino di Freya e l’aromaticità di Cento Orizzonti derivano da queste esperienze.
Roberto, tu hai un forte background come creatore di fragranze indipendente e artigiano. Per anni hai tenuto un blog dedicato al tuo lavoro, alle tue scoperte e ai tuoi esperimenti, come ad esempio la creazione di un incenso basato sulle antiche ricette del Kyphi. Oggi sei un creatore di fragranze stimato e offri diversi servizi professionali, dalla formulazione alla didattica. Ti sei posto nuovi obiettivi professionali?
Da qualche anno seguo con interesse il mondo dell’analisi sensoriale, cioè l’utilizzo dei cinque sensi per misurare la qualità del mondo che ci circonda. Grazie a questa esperienza, ho collaborato a diversi progetti multisensoriali, dove gli odori sono stati il complemento di libri, di mostre fotografiche, di eventi letterari e di multivisioni. Rendere l’esperienza percettiva del pubblico più ricca ed emozionante, coinvolgendo in modo sapiente la loro sensorialità, mi affascina e mi dà molte soddisfazioni.
Per il futuro prossimo, è sempre vivo il progetto di realizzare e lanciare una linea di profumi personale.