
Renato Bongiorno ha creato il brand MONOM nel 2014 grazie alla preziosa collaborazione del profumiere Nicola Bianchi. MONOM è un nome palindromo (si può quindi leggere in entrambe le direzioni): questa particolarità rappresenta il desidero di dar vita a un prodotto coerente, dalla forte identità olfattiva. Una ricerca che ha condotto il suo direttore creativo a puntare sulla realizzazione di “essenze pure monotematiche”, rielaborando archetipi olfattivi come il patchouli, l’ambra, la vaniglia, il musk. Le essenze di MONOM entrano in contatto con la pelle secondo una modalità antica, senza l’uso di spray e alcol, e al tempo stesso hanno un forte legame con la contemporaneità, avvalendosi degli ultimissimi criteri e tecniche di produzione.
MONOM prenderà parte alla 6a edizione di Smell Festival partecipando venerdì 22 maggio al Perfume Showcase al Grand Hotel Majestic “già Baglioni” di Bologna dove il pubblico avrà modo di scoprire le sette essenze pure che compongono la collezione.
Durante la serata, il brand sarà inoltre protagonista dello spettacolo Danzare il Profumo con Emilia Sintoni e Michela Checchi che offriranno un’interpretazione in forma di danza delle note olfattive di “Irmao”, essenza che nasce da un ricordo lontano capace di fondere insieme suggestioni contrastanti. Infine, domenica 24 maggio alle 16.15, Renato Bongiorno, insieme al profumiere Nicola Bianchi, terrà una presentazione più approfondita presso il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna.
In questa intervista gli abbiamo chiesto di darci una piccola anticipazione di quanto ci attenderà a Smell Festival raccontandoci alcune caratteristiche delle sue creazioni.
(DB) Come si è sviluppata la sua passione per il mondo della profumeria e come nasce la sua collaborazione con Nicola Bianchi?
(RB) Vivo nel mondo della profumeria da più di 30 anni sotto diversi aspetti. Ho iniziato il mio lavoro come agente, collaborando con diverse società di profumeria dai nomi risonanti. Circa 10 anni fa, spinto dal desiderio di ricercare il valore del prodotto, invece dell’investimento che lo coinvolgeva, mi sono avvicinato al mondo della profumeria artistica e qui sono stato catturato dal fascino delle materie prime naturali e delle essenze in generale.
La collaborazione con Nicola Bianchi è frutto di una lunga ricerca e della buona intuizione di un amico comune. Per alcuni anni ho cercato qualcuno che potesse dar vita alle mie idee olfattive e prendere parte alla creazione di fragranze che rispondessero a concetti di modernità e qualità. Nicola è un tecnico e un artista, l’unica combinazione che poteva completare il mio progetto.
(DB) MONOM si basa sull’utilizzo esclusivo di essenze pure. Può spiegarci meglio di cosa si tratta?
(RB) MONOM nasce dal desiderio di unire il modo più antico di profumarsi, cioè l’uso delle essenze pure, ad un modo moderno di farlo. Per modernità intendo non solo l’utilizzo di tecniche o materie prime innovative, ma anche l’uso di prodotti di eccellenza, con la garanzia di conformità a tutte le normative vigenti. MONOM era già definito nella sua forma estetica e pratica, l’arrivo di Nicola ha permesso di esprimerne il concetto nel modo più completo.
(DB) Come è possibile, nei tempi contemporanei, coniugare l’antica produzione con le odierne tecnologie di produzione, senza cadere nella banalità del prodotto di massa industriale o perdere il fascino della creazione artistica?
(RB) È esattamente questa la sfida, e mi ripeto, solo grazie a Nicola, che ha saputo dosare tecnica e creatività, siamo riusciti a vincerla. Va detto inoltre che MONOM non è, e non vuole essere, un prodotto per tutti; questo ci ha permesso di porre l’attenzione esclusivamente sul risultato ottenuto, tralasciando del tutto l’aspetto economico, che invece è rilevante nei prodotti commerciali.
(DB) Qual è il canale discrezionale per la distribuzione dei prodotti MONOM? Ci sono dei parametri preferenziali nella scelta delle profumerie in cui si effettua la vendita al dettaglio, come per esempio il rapporto col cliente?
(RB) È molto semplice rispondere alla prima domanda: MONOM è solo per chi se ne innamora e ne sposa il concetto. Il progetto ad oggi è stato proposto ai più raffinati profumieri italiani e con grande soddisfazione posso affermare che ha entusiasmato il 95% di quelli che lo hanno conosciuto. Sono state riconosciute la grande qualità di tutte 7 le essenze e l’assoluta innovazione della presentazione di MONOM. È fondamentale che MONOM venga proposto da chi ha reale conoscenza delle caratteristiche uniche del prodotto a chi è predisposto a una esperienza olfattiva diversa.
(DB) Il tema di Smell Festival 2015 è la dimensione performativa del profumo. All’interno della sua esperienza professionale, ha mai pensato di approfondire la connessione tra profumo e arti sceniche, come la danza e il teatro?
(RB) A dire il vero non avevo pensato a questa connessione prima del suggerimento di Francesca Faruolo, per quanto sia sotto gli occhi (o forse sarebbe meglio dire sotto il “naso”) di tutti che il profumo è parte integrante di tutta la nostra vita, condizionando la nostra percezione, la memoria, l’emozione… e che è profondamente legato al Bello.